rocca anguissola

 

La storia di Vigolzone è intimamente legata alle vicende del suo imponente castello, tuttora in buono stato di conservazione. La presenza di un castello pare risalire al 1095, anno dell’investitura del vassallo vescovile Lantelmo Confalonieri, capitano delle milizie piacentine in Terra Santa. Nel 1242 il fortilizio venne espugnato da re Enzio, figlio di Federico II, il quale successivamente ne ordinò la distruzione.

Ad esso apparterrebbero i resti di una torre rotonda che si innalza a poca distanza ad ovest dell`attuale castello. La costruzione dell’attuale complesso fortificato ebbe inizio nel 1300 per volontà di Bernardo Anguissola, generale della cavalleria di Galeazzo Visconti e legato da grande amicizia con il poeta Francesco Petrarca.

Nei 1414 gli Anguissola ottennero dall`imperatore Sigismondo l`investitura feudale del castello di Vigolzone insieme a quello di Folignano e alla villa di Albarola.

Il castello subì diversi assedi, uno nel 1483 quando venne conquistato da Ludovico il Moro, e uno nel 1521 ad opera del generale Odet de Foix-Lautrec, in occasione di una sanguinosa battaglia che contrappose gli Scotti e i francesi.

Tra le più potenti famiglie ghibelline del piacentino, gli Anguissola dominarono la vita pubblica di queste terre fino al 1806, quando la legislazione napoleonica abolì le giurisdizioni feudali. Carducci, che ebbe modo di visitare l’edificio nel 1888, ne rimase tanto colpito da esprimere la propria ammirazione in brevi versi, che dedicò alla gentildonna Elvira Boselli.

Il ramo degli Anguissola di Vigolzone si estinse nel 1936 con Beatrice. Castello e proprietà passarono ai marchesi Monticello Obizzi di Crema e da questi agli attuali proprietari, i marchesi Landi di Chiavenna.