resti del castello di sarturano

 

Della località si parla per la prima volta in un'investitura datata 967 e concessa da Giovanni, abate del monastero milanese di San Simpliciano, ad un sacerdote piacentino di nome Giovanni, lasciandogli i beni che possedeva a Sarturano.

Non si sa quando vi fu costruito il castello che nel 1385 risulta essere d’Eustachio Fulgosio. Nel 1412 il duca Filippo Maria Visconti lo infeudò, insieme con altre rocche e località di una vasta contea, ai fratelli Filippo e Bartolomeo Arcelli; probabilmente non diede loro il castello che Taddea, ultima discendente dei Fulgosi, portò in dote ai Cigala che lo possedettero sino alla fine del Settecento. Dell'edificio, un tempo circondato da un profondo fossato, realizzato in ciottoli nella parte inferiore e in mattoni nella superiore, dati gli abbattimenti e le trasformazioni verificatisi in varie epoche, è molto difficile riconoscere la pianta e la struttura originaria. Nell'interno, sul lato a nord, si nota un interessante porticato a due archi, sovrastato da un loggiato a due fornici.

Il castello, diventato abitazione, è stato ristrutturato ed è in buono stato.