comune di podenzano


La Storia

La posizione favorevole indusse i Romani a creare un castrum nella zona di Altoè, come dimostrato da reperti emersi durante i lavori di scavo accanto al castello.
A quell’epoca il villaggio si chiamava Otoè ed Octavum, poiché distava otto miglia dalla città.
Probabilmente anche il castello di Podenzano fu eretto su un castrum romano.
Per secoli la storia del borgo ci è sconosciuta, ma nel 1014 Otoè fu citato in un atto di donazione del Vescovo di Piacenza Sigifredo in favore della chiesa di Sant’Antonino.
In quel periodo storico esisteva già una chiesa dedicata al patrono San Germano: ancora oggi possiamo ammirarne il primitivo campanile, risalente al IX-X secolo.
Secondo la tradizione, gli abitanti eressero un tempio al Santo – nato ad Auxerre e vissuto tra il IV e il V secolo - poiché in paese avvenne un miracolo al passaggio delle sue spoglie mortali, di ritorno in Francia.
La chiesa di Maiano, consacrata ai Santi Ippolito e Cassiano, fu eretta nel secolo XI e fu un luogo di ricovero per i pellegrini Romei.
Nel 1152 il castello di Podenzano apparteneva al marchese Alberto Malaspina, la cui famiglia, proveniente dalla Lunigiana, controllava buona parte delle alte valli piacentine per diretta investitura dell’imperatore Federico Barbarossa: questo avamposto in pianura era sicuramente sgradito al Libero Comune di Piacenza di fede guelfa, tanto che i piacentini riuscirono a scacciare la famiglia ghibellina.
Tra il XII e il XIII secolo, in località Caselle, fu costruito l’Oratorio di San Giacomo; nel frattempo il castello di Podenzano era teatro di scontro tra nobili e popolari (guelfi e ghibellini): le cronache documentano che i ghibellini vi organizzavano scorribande ai danni dei mercanti, bloccando le provviste dirette a Piacenza.
Nel 1242 Re Enzo di Hohenstaufen, figlio dell’imperatore Federico II di Svevia, rase al suolo la fortezza di Podenzano e tante altre della nostra provincia, come del resto fece Galeazzo I Visconti nel 1313.
Filippo Maria Visconti diede in feudo Altoè al suo capitano Niccolò Piccinino intorno al 1440; dopo pochi anni i castelli di San Polo e Podenzano furono acquistati dagli Anguissola, che, nel 1576, comprarono anche la fortezza di Altoè.
Nel 1746, quando sul nostro territorio si fronteggiavano l’esercito spagnolo e quello austriaco, il generale Berenklau utilizzò il castello di San Polo come prigione per i soldati spagnoli catturati alla Rocca di Rivalta, e la fortezza di Gariga come ospedale per le sue truppe.
Nel secolo successivo, e precisamente nel maggio del 1881, fu inaugurato il tratto della tramvia a vapore Piacenza - Grazzano - Ponte dell’Olio, 22 km di rotaie su cui, nel 1933, cominciò a viaggiare il treno elettrico.
Nel 1938 nel territorio comunale fu scoperto un giacimento di idrocarburi, oggi esaurito.

Da vedere

Il centro storico di Podenzano si trova a sinistra della Statale 654 della Val Nure, arrivando da Piacenza.
Girando in Via Monte Grappa si visita il castello, oggi sede del Municipio.
Il primo documento a noi giunto in cui si cita la fortezza, risale al 1152, quando apparteneva al marchese Alberto Malaspina, in seguito cacciato dai guelfi piacentini.
Si tratta di una struttura in sasso notevolmente rimaneggiata, in particolare al suo interno; la pianta rettangolare presenta due torri quadrate sul lato ovest, tra le quali era posto il ponte levatoio, e due torri cilindriche sul lato est. I muri fortemente scarpati in origine erano circondati da fossato, colmato nel 1900 per ottenere un giardino. La merlatura, benché murata, è ancora riconoscibile sulle cortine.
Nel 1466 gli Anguissola acquistarono la fortezza e, nel secolo successivo, ne commissionarono la ristrutturazione all’architetto piacentino Alessandro Bolzoni.
Superando Piazza Italia si imbocca Via Marconi, dove si visita la chiesa di San Germano, consacrata nel 1940 ed edificata su disegno dell’architetto parmense C. Uccelli. La bella struttura è in stile romanico con elementi bizantineggianti, ed ha pianta a croce greca; l’interno fu affrescato da Ricchetti (da vedere la Via Crucis), mentre alcune sculture, tra cui il Sacrificio di Isacco, sono opera di Paolo Perotti. Il campanile risale invece ai secoli IX-X.
Torniamo sulla statale 654 in direzione Bettola: una deviazione sulla destra (Via Piatti) ci conduce in località Caselle, dove si trova l’Oratorio di San Giacomo, in fase di restauro; il tempio, considerato di grande valore artistico, fu costruito tra i secoli XI e XII e presenta abside e pianta romanica, e campanile barocco; fu cappella gentilizia della famiglia Arisi.

Dintorni

Gariga si trova lungo la statale 654, prima di Podenzano.
Il suo castello fu proprietà di Filippino Confalonieri, che nel 1386 lo vendette a Sebastiano e Guglielmo Landi. Dopo cinque anni fu acquistato da Antonio Balestrazzi da Cornazzano, capitano dei Visconti. Nel Settecento ne furono proprietari i marchesi Maggi (dalla marchesa Teresa Maggi prese il nomignolo di “castello della Maggia”), poi i Marzoli e quindi gli Arcelli. Nei secoli, la fortezza a pianta quadrata fu trasformata in una dimora signorile, in particolare sui lati sud ed est, dove si trova la torre dotata un tempo di ponte levatoio. Il cortile è ingentilito da un loggiato, e ai piani superiori si conservano i soffitti a cassettoni delle sale.
Presso Gariga una deviazione a sinistra della statale conduce a Turro, dove si visita la chiesa di San Savino vescovo: l’abside risale al XIII secolo e testimonia la presenza dei Benedettini in epoca medievale. Il tempio è documentato a partire dal 1172, anche se l’attuale edificio è seicentesco.
Da Turro si prosegue per San Polo, frazione posta sulla provinciale n° 6 Piacenza/Carpaneto.
Il castello della frazione nel 1386 apparteneva a Guglielmo Landi, anche proprietario della fortezza di Gariga, ma nel 1420 fu acquistato da Pietro Anguissola.
Come il castello di Podenzano, presenta torri cilindriche sul lato est, mentre a nord-ovest svetta una torre quadrata; oggi questa struttura in sasso e mattoni è utilizzata come corte agricola. La chiesa di San Paolo apostolo fu ristrutturata radicalmente nel XIX secolo, ma il tempio primitivo era molto antico, ed è citato come plebana in un documento del 1333; il campanile risale al Cinquecento. All’interno si ammirano un dipinto seicentesco (Conversione di San Paolo,nell’abside), uno cinquecentesco (Madonna e Santi) e una Sacra Famiglia di Paolo Bozzini (1852).
A Podenzano, lungo la statale 654, una strada sulla destra porta alla statale 45, passando accanto a Verano: la chiesa della frazione, dedicata a Santo Stefano protomartire, è stata eretta nel 1966 sul tempio cinquecentesco, di cui resta il campanile; al suo interno sono custodite una Madonna lignea e un San Giovanni Battista attribuiti a Jan Geernaert. L’altra chiesa di Verano è stata affrescata dal pittore piacentino Luciano Ricchetti.
Superato l’abitato di Podenzano, in direzione Bettola, si gira a sinistra verso Altoè, la romana Octavum. Si è già detto che il castello esisteva nel 1014, data del primo documento a noi giunto. Nel 1385 la fortezza era di proprietà dei Salimbene e, nel 1440, Filippo Maria Visconti donò il feudo al suo condottiero Niccolò Piccinino. Nel 1576 Luigi Gonzaga lo vendette a Ferrante Anguissola. L’edificio è in sasso e mattone ed è caratterizzato da una bella torre con merlatura a coda di rondine e da finestre ogivali; il ponte levatoio si trovava sul lato sud-est.
La chiesa della frazione è intitolata a San Martino vescovo, e fu commissionata nel Settecento dal conte Ferrante in sostituzione del primitivo tempio ormai pericolante, documentato nel 1391. Nella controfacciata della chiesa campeggia la Santa al Martirio, dipinta tra il XVII e il XVIII secolo da G. E. Draghi.
Prima di Grazzano Visconti, lungo la statale 654, c’è Maiano, dove si visita una chiesetta romanica con pronao risalente al secolo XI. Il tempio è dedicato ai Santi Ippolito -carceriere di San Lorenzo che si convertì e fu a sua volta martirizzato - e Cassiano, vescovo di Todi nel IV secolo. Nel medioevo fu utilizzato anche come rifugio per i pellegrini: il coltello e la ciotola di terracotta posti nella torre campanaria sono un’esplicita indicazione della sua funzione di ricovero e sostegno per i Romei. La chiesa è a navata unica e gli archi a tutto sesto sono sorretti da un semplice colonnato; il marmoreo altare maggiore trova sede nell’abside primitiva, mentre un altare laterale conserva un affresco trecentesco oggetto di grande devozione: la Madonna delle Grazie col Bambino. Le statue sono opera di Vittore Callegari.

Informazioni Utili

Municipio
Via Monte Grappa, 100
Tel. 0523-554611
Fax: 0523-550228
E-mail: comune@comune.podenzano.pc.it
Sito web: www.comune.podenzano.pc.it

Carabinieri
Tel. 0523-371119

Pro Loco
Via Marconi
Tel. 0523-556763

Centro culturale - “Giuseppino Scotti”
Loc. San Rocco, 2
Tel. 329-3616166

Circolo ANSPI "Don Bosco"
Via Marconi, 1
Tel. 0523-556112
Fax: 0523-556725
E-mail: podenzano@diocesipiacenza-bobbio.org

Circolo "Auser Castello" c/o Centro Sportivo Comunale G. Valla
Via Ghisoni
Tel. 0523-556233

Comitato Sviluppo per Podenzano
Via Monte Grappa, 132
Tel. 0523-550337
E-mail: daniele.scarpa1@tin.it

Frazioni: Albone, Altoè, Gariga, I Vaccari, Podenzano, San Polo, Turro, Verano

Distanza da Piacenza: km 10

Superficie: 44,58 kmq
Altitudine: 118 m
Residenti: 7.800 circa

CAP: 29027