castello di chiavenna landi


Il toponimo della località indica l'appartenenza del feudo, lambito dal torrente Chiavenna, alla famiglia Landi. Le prime notizie riguardanti questa fortificazione si rilevano dal Registrum Magnum del Comune di Piacenza.

Da un atto del 1209 risulta infatti che Gislerio Landi costruì la torre di Chiavenna con il patto di cederne la metà al Comune stesso il quale certamente ne usufruiva come baluardo contro le truppe cremonesi che facevano frequenti incursioni nel territorio piacentino.

Tre anni più tardi il Comune investì in fitto perpetuo molte terre situate nel castello di Chiavenna a diversi cittadini forse con lo scopo occulto di ottenere da essi la bonifica di quei campi posti per lo più in zone paludose.

Non possiamo dimenticare di citare anche la sosta nel castello di Chiavenna Landi di Federico I, detto il Barbarossa, che in quel periodo discese in Italia in occasione della sua incoronazione a Pavia e che sempre in quel periodo avvenne la prima delle due diete di Roncaglia.

Il castello rimase ai Landi fino a questo secolo quando la marchesa Teresa lo portò in dote al conte Cigala Fulgosi e quindi lo vendette (1941) al dottor Livio Cattadori.

La costruzione a pianta rettangolare, interamente costruita in laterizio in laterizio, presenta nella parte superiore eleganti beccatelli sui quali danno il cammino di ronda con le aperture delle caditoie e le merlature alla ghibellina.

Il complesso è in buono stato di conservazione anche se nel corso dei secoli la sua fisionomia originaria è stata alterata per l'aggiunta di alcuni edifici rustici.

Abbandonato ad un progressivo degrado verso la fine del secolo scorso, nel 2004 venne acquistato dalla famiglia Ferro che vi ha realizzato, pur mantenendo intatta la struttura esistente, un magnifico e particolarissimo Hotel Ristorante di gran classe denominato La Tavola Rotonda, location per ricevimenti, meeting e conferenze.